Disturbi stagionali e medicina tradizionale cinese

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Ciclicamente il nostro sistema corpo-mente decide di ammalarsi: parliamo di malanni di stagione, piuttosto che di infiammazioni passeggere di media entità nella scala di gravità. È normale e dico, per fortuna! Il corpo ha bisogno di ammalarsi per potersi rigenerare.

Assurdo?

Per gli occidentali sotto stress e stacanovisti è una follia. Per gli orientali un bene.

Il corpo durante l’anno produce una quantità di tossine  e di scarti che andranno a intasare il sistema e sfogheranno verso un organo chiamato “organo bersaglio”, se i nostri sistemi di drenaggio non funzionano a dovere.

Ti sei mai chiesto perchè ti ammali sempre in quella stagione oppure hai un organo più debole preso di mira?

Per la medicina tradizionale cinese (MTC) si parla di un blocco energetico.

La tanto discussa “energia” è considerata come una circolazione a sé stante dall’attività del circolo sanguigno, nervoso e linfatico. Non si vede a occhio nudo ma c’è.  È stata dimostrata con un apposito strumento e l’Oriente la tratta da oltre 5mila anni con l’agopuntura e altri metodi dalle antiche origini erboristiche o tecniche energetiche, che ora vengono accolti un po’ alla volta anche in Occidente.

Penso che una pratica così antica sia da considerare in maniera più importante e attenta.

Come funziona?

Ogni organo ha una sua energia e frequenza e risuona con tutte le parti del corpo: a ogni organo vengono associate delle emozioni e delle stagioni in quanto con il cambiare del tempo e degli eventi, noi ci adattiamo ai cambi di temperatura, di

alimentazione e alle reazioni emotive.

Gli organi vengono inseriti in gruppi, spesso a coppie, chiamate logge: ogni loggia corrisponde a una stagione, a dei meridiani, a dei colori, a dei cibi, a delle emozioni.

Esistono cinque logge secondo la teoria dei cinque elementi: la loggia del legno, la loggia del fuoco, la loggia della terra, la loggia del metallo e la loggia dell’acqua.

Sono disposte in cerchio, l’energia circola in senso orario se la persona si trova in uno stato di equilibrio e in senso antiorario o saltando un elemento o loggia se è in disequilibrio.

Ci sono  delle corrispondenze con la medicina occidentale e spero di riuscire a trasferirle nel miglior modo possibile.

Vediamole in modo semplice e in dettaglio. Che caratteristiche hanno? Come ruota l’ energia nel nostro sistema e a quali malesseri corrispondono?

La loggia del legno è caratteristica della primavera, di colore verde e gli organi a essa associati sono il fegato e la vescicola biliare (cistifellea): è un’energia che rappresenta il futuro e le nuove scelte, esce dagli occhi, le emozioni più caratteristiche parlano di rabbia per il fegato e la capacità decisionale per la cistifellea. Il sapore dominante è l’acido, l’aspro. Non a caso si dice:” farsi il fegato” e non a caso quando si è tesi e in preda alla rabbia, si alza la pressione e  possono letteralmente ”esplodere gli occhi”, occhi arrossati o capillari “esplosi” appunto.

Oltre agli occhi, disturbi di questa loggia sono espressi con problemi di unghie, disturbi mestruali, ritmi sonno-veglia, problemi ai tendini. Una persona rabbiosa spesso è rigida, con difficoltà a rilassarsi, infatti oltre ai tendini le problematiche spaziano anche all’apparato muscolare. Il fegato esercita il controllo su tutti gli aspetti della vita: un’alterazione dell’attività epatica può manifestarsi con il diventare eccessivamente controllati, rigidi, inflessibili oppure l’opposto, cioè irrazionali, emotivi con scoppi d’ira.

Per esperienza questa loggia è molto “gettonata” assieme a quella dell’acqua che vedremo poi. Sempre arrabbiati, sempre di corsa con troppe paure.

Proseguendo in senso orario, si incontra la loggia del fuoco. Questa è l’unica loggia che ospita quattro organi: cuore, maestro del cuore (pericardio-attività sessuale), intestino tenue e triplice riscaldatore (attività dei fluidi e temperatura). Corrisponde all’estate, è di colore rosso e ha un’energia di crescita, di espressione di gioia, motivazioni, carisma: se l’energia è bloccata si può trovate isteria, nervosismo, manie, incapacità di vagliare il buono dal cattivo. L’orifizio di uscita è la lingua infatti si dice “parlare con il cuore”: al fuoco corrispondono anche l’energia mentale e la sensibilità tattile. I disturbi quindi legati a questo elemento se in disequilibrio energetico, si potranno esprimere con problematiche circolatorie, tachicardia, trasporto dei liquidi corporei, ristagni, il piacere altalenante nella sfera sessuale, mani e piedi freddi, stati di agitazione.

La loggia della terra rappresenta un punto di incontro: è definita “la tarda estate”, lo stadio evolutivo di mantenimento dell’equilibrio del ciclo. Un’energia di raccolta e stabilizzazione, ordine, equilibri, è l’energia della maturazione, l’energia del presente, l’inizio della stabilità, la sfera lavorativa. I colore è il giallo, il sapore dolce, e l’orifizio d’uscita dell’energia è la bocca: infatti le problematiche legate a questa loggia si osservano sulle labbra, sulle gengive, e con disturbi digestivi. Non a caso a questa loggia appartiene lo stomaco che si esprime con la compassione, l’empatia, l’accettazione se in equilibrio, in caso contrario con le idee fisse e pensiero rallentato, incapacità ad accettare , “a digerire”. Le gastriti sono tipiche di un’energia stomaco in disequilibrio come la cattiva digestione con gonfiori e stanchezza: come accettiamo il cibo accettiamo anche gli altri, la vita in genere, noi stessi, le scelte, i pensieri.

L’altro organo milza-pancreas che viene considerato unico, incaricato a trasformare l’energia dello stomaco e trasportarla verso l’alta loggia seguente. La milza ha la funzione di contenere il sangue: se in disequilibrio si potrà manifestare con soventi perdite di sangue dal naso o puntini rossi sul corpo, labbra secche e pallide. Milza-pancreas ospita il pensiero, svolge il ruolo chiarezza unito al benessere, alla leggerezza.

Arriviamo alle ultime  due stagioni: autunno e inverno. Ti sei ritrovato/a  nelle descrizioni precedenti?

Dalla terra l’energia in equilibrio passa al metallo: ci parla dell’autunno e gli organi in esso contenuti sono polmoni e intestino crasso. È la stagione dell’interiorizzazione, della decelerazione progressiva che dal fervore dell’estate ci consiglia di rallentare per poi accogliere l’inverno e fermarsi.

Le espressioni bloccate sono la malinconia, la tristezza, la critica continua, l’eccesso di pignoleria: la via di espulsione dell’energia metallo è il naso, non caso abbiamo il polmone che se in difetto energetico si esprime con stati di raffreddamento, bronchiti, sinusiti, disturbi legati alla gola dai problemi di afonia alle laringiti. I polmoni controllano anche i liquidi quindi sudorazione anomala e ritenzione di urina perché collegati energeticamente con i reni, organi successivi. Alcuni problemi di pelle sono legati ai polmoni come la ruvidezza, eczema, altri all’intestino o al fegato: i polmoni hanno il compito di creare legami importanti, la perdita di qualcuno, il dispiacere per aver perso un privilegio,  potrà destabilizzare quest’energia. L’intestino crasso invece è coinvolto nell’espulsione degli scarti: a carico di quest’organo avremo problematiche di stipsi legate alla troppa pignoleria e il “trattenersi” o al contrario il “volersi liberare di qualcosa”.

L’ultimo elemento è l‘acqua al quale appartengono rene e vescica: l’energia esce dalle orecchie, domina il colore blu e contiene l’energia primordiale, ereditata, rappresenta la morte e la rinascita, l’energia che ci spinge. Quando siamo stanchi infatti poniamo le mani sui reni come per rimpolparli di vitalità. Le emozioni libere sono vitalità, forza di volontà e ambizione, al contrario in carenza energetica, le persone soffrono di pause, freddezze eccessive, stati letargici e depressivi. È un energia che controlla l’apparato genito-urinario, ma anche le ossa, il midollo, i denti e i capelli. Capelli fragili, spenti, diradati rimandano a questa loggia, lombalgie, acufeni, problemi urinari, cistiti, calcolosi renale rimandano all’organo rene che non riesce a controllare la paura: paura dei pesi da caricarsi (lombalgia), paura di intromissione nel territorio (cistiti) , paure di non conseguire la felicità sentimentale (calcolosi renale)e paure nei bambini che soffrono di enuresi notturne.

Ovviamente esiste la compartecipazione strutturale di una problematica: infezioni, alimentazione errata, problemi genetici o ereditari. Non si deve mai dimenticare di rimandare solo ad un concetto, o solo ad una visione.

È sempre l’equilibrio che determina lo stato di benessere, sia riuscendo a prevenire certi malanni, sia coinvolgendo in maniera unitaria varie discipline. Tutte. Questo è il mio pensiero e la mia esperienza.

Concludo quest’assaggio di medicina tradizionale cinese con un aneddoto raccontatomi poco tempo fa: un medico cinese se è pieno di pazienti ammalati non è riconosciuto valido tanto quanto il medico che ha i pazienti sani, perché per un orientale vale di più prevenire che curare.

Articolo pubblicato per www.ohga.it

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